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L'ansia è uno dei termini concernenti la psicologia più usati nel mondo occidentale.

Chiunque l’ha sperimentata, ma per qualcuno è una compagna sempre presente che limita azioni, pensieri, sentimenti.

 

Ansia: proviamo a darne una definizione.

L’ansia è la reazione ad un pericolo reale o fantasticato che include uno stato psichico di allarme e spesso reazioni somatiche quali sudorazione, tachicardia, pallore….e reazioni comportamentali quali fuga, evitamento o preparazione all’attacco.

E’ evidente che esiste un aspetto funzionale dell’ansia, che potremmo chiamare genericamente paura, che prepara ed aiuta l’individuo ad affrontare il pericolo che incontra.

 

Quando l'ansia diventa un problema?

A volte ci sentiamo additati come ansiosi, altre volte siamo noi stessi a definirci ansiosi.

Questo sta a significare che alcuni individui sviluppano una modalità di reazione agli stimoli, come un pattern di risposta automatica che influenza notevolmente il suo benessere, le sue scelte e le sue relazioni. 

Quando la preoccupazione per il futuro nostro o delle persone a cui vogliamo bene condiziona il nostro stato d’animo e le nostre scelte, quando le novità sono fonte di malessere, quando viviamo uno stato di allarme per quello che potrebbe succedere è il caso di fermarci e chiederci cosa ci sta dicendo la nostra mente.

 

Perchè una persona è più ansiosa delle altre?

L’ansia ha origini antiche. 

Il modo in cui percepiamo il mondo e gli altri trae le sue origini dalle prime relazioni oggettuali. 

Il modo in cui l’ambiente, quindi tutte le persone più o meno significative del nostro passato,  ha risposto alle angosce infantili influenza notevolmente quello che inconsapevolmente ci aspettiamo dal mondo.

C’è poi chiaramente un contributo individuale a questo modo di costruire la nostra realtà, che rende la risposta di ognuno unica e inconfrontabile con l’altro: potremmo sintetizzare dicendo che “ognuno ci mette del suo!”

 

Posso solo imparare a convivere con la mia ansia?

No, anche in questo caso non è mai troppo tardi, ma anche in questo caso prima si interviene e maggiori sono le probabilità di risolvere il proprio disagio.

Esistono diverse forme di intervento sull’ansia, che vanno dalle tecniche di rilassamento e modalità di rielaborazione dell’esperienza fino ad una percorso che mira alla rielaborazione del significato profondo del sintomo ansioso.

 

Come funziona la psicoterapia psicoanalitica sul disturbo d'ansia?

La psicoanalisi identifica l’ansia come l’espressione di un conflitto che va capito, decodificato, rielaborato con l’obiettivo di permettere alla persona di liberarsi di una modalità dannosa di rispondere ad una difficoltà.

Attraverso l’analisi delle modalità di relazione, grazie al contributo dell'interpretazione dei sogni o delle manifestazioni dell'inconscio nella vita quotidiana si può scoprire, contenere e rielaborare il vissuto d’angoscia che si genera in maniera apparentemente immotivata.

E’ quindi un intervento che usa il sintomo ma non è un intervento sintomatico: ha cioè la presunzione di andare alle radici del sistema, alla causa del problema, in modo radicale e definitivo.

 

Gestire i disturbi dell’ansia

Vuoi ricevere più informazioni? Hai bisogno di un consiglio? Contattami, sarò felice di parlare con te, mi trovi sia nel mio studio di Ostia che di Roma.

Dott.ssa Daniela Arborini Psicologa e Psicoterapeuta

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